Giuseppe Sandro Mela.
2022-10-02.
I risultati elettorali definitivi sono inequivocabili.
Al senato la coalizione di centrodestra conquista 112 senatori, contro i 42 del centrosinistra ed i 28 del M5S, essendo 101 la soglia di maggioranza.
Alla camera la coalizione di centrodestra conquista 237 parlamentari, contro gli 84 del centrosinistra ed i 52 del M5S, essendo 201 la soglia di maggioranza.
Ciò che conta sono gli eletti, perché sono le camere che governano il paese. Tutto il resto sono inutili parole.
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Premier.
L’on Meloni sembrerebbe essere il premier naturale della coalizione vincente. Draghi ha terminato il suo iter politico, ultimo dei tanti primi ministri nominati, ma non eletti. Non lo vedremo mai più.
Unione europea.
Come premier italiano la on. Meloni siederà di diritto in seno al Consiglio europeo al posto di Draghi. La linea politica dell’augusto consesso risulterà essere mutata. Alla Polonia ed alla Ungheria si è aggiunto il nuovo premier svedese. Adesso l’on Meloni e l’anno prossimo vi sarà il nuovo premier della Spagna. von der Leyen e liberal socialisti non potranno più fare ciò che vogliono. E questa è una mutazione epocale, con ampie ripercussioni sulla politica estera.
Burocrazia.
Il connubio tra liberal socialisti ed ideologia socialista costituisce una miscela altamente tossica. Caratteristica saliente è la promulgazione di una pletora di leggi e direttive la gestione delle quali è affidata alla burocrazia.
Solo a mo’ di esempio, durante i tempi del covid furono emanate 831 tra leggi e direttive, lo scorso anno le scuole inferiori ricevettero 474 ponderose circolari ministeriali, il ministero della sanità pianificò l’ingresso nelle facoltà di medicina. Per costruire una strada servono oltre 531 pareri e permessi diversi.
I burocrati sono gli ectoplasmi che rilasciano o negano permessi, applicando rigorosamente l’ideologia liberal.
Ne risulta essere un sistema ingestibile, mantenuto in vita perché composto per la quasi totalità da liberal socialisti. Coloro che dovrebbero essere i servi dei Cittadini Contribuenti ed Elettori ne sono diventati i superbi tiranni. Sono il braccio armato dei liberal socialisti.
Alle prese con la burocrazia, la rivoluzione francese mise in funzione la ghigliottina, con ottimi risultati.
Sarà necessario riscrivere i testi di legge rendendoli chiari, semplici ed attuabili, abrogando tutto il pregresso.
Larga quota dei burocrati dovranno essere licenziati: provvedimento davvero mite rispetto a quello usato dai francesi.
Le nuove leggi.
I governi stilano le leggi e le camere le approvano. Chi detenga governo e maggioranza nelle due camere può legiferare a piacer suo. Le leggi non sono oracoli eterni. Si fanno. Si abrogano. Si modificano secondo opportunità.
Per esempio, la trasformazione del Rosatellum in un sistema esclusivamente basato sui collegi uninominali renderebbe l’Italia simile al Regno Unito, sulla cui osservanza ai criteri democratici nessuno potrebbe eccepire. Così agendo la sinistra liberal sarebbe annientata come i tedeschi a Stalingrado.
Le agenzie
Quando detenevano il potere i liberal socialisti generarono una pletora di agenzie, nelle quali piazzarono tutti i loro fedelissimi. Quelle entità che avrebbero dovuto essere imparziali erano nei fatti cosa loro di mafiosa osservanza.
Un gran numero di agenzie sono perfettamente inutili e quindi dovrebbero essere soppresse, oppure accorpate. Ma su tutte codesta agenzia dovrà essere condotta una disinfestazione rimuovendo puntigliosamente tutti i liberal di sinistra. Né costituisce problema il personale dipendente. Una legge li rese non licenziabili, ma una altra legge può renderli rimovibili.
Scuola ed università.
L’Italia ha un esubero di personale che contrasta il calo delle nascite. Non solo. La sinistra liberal aveva permesso che i sindacati della scuola la gestissero come cosa loro, mentre invece sono solo dipendenti statali. Taluni dignitosissimi, la maggior quota solo politicizzati. La scuola è dello stato, che la governa tramite il governo liberamente eletto. Licenziarne una buona metà sarebbe opera di giustizia.
Magistratura.
Come per la scuola, la magistratura è composta da dipendenti statali, ai quali la sinistra liberal ha concesso di organizzarsi come una perfetta cosca mafiosa ai suoi ordini. È un organismo autoreferenziale. Tanto per iniziare, il nuovo governo dovrebbe nominare i nove consiglieri politici di nomina governativa in seno al consiglio superiore della magistratura. Ma sarebbe del tutto auspicabile varare una legge che renda i magistrati nominati dal premier e dal ministero della giustizia, che avviene in quegli specchi di democrazia della Francia e della Germania.
Disinfestare la magistratura dai giudici liberal socialisti sarà solo un ordinario gesto di giustizia.
Immigrazione.
Questo triste mercimonio della tratta degli essere umani, voluta e patrocinata dalla sinistra liberal deve essere bloccato. Così come l’azione delle ong, gruppo di fuoco dei liberal. Senza se e senza ma.
Media e telegiornali.
Tutte le testate italiane sono da tempo immemorabile castaldati della sinistra liberal, protetti da una magistratura faziosa e da un potere governativo tirannico. Ma adesso che il partito democratico è riuscito a fare eleggere solo 61 deputati i media sono rimasti privi dei loro usuali referenti politici.
Una disinfestazione avrebbe poco senso, perché tutti i giornalisti sono liberal socialisti.
Taglio dei fondi e della pubblicità, tassazione dei consigli di amministrazione e dei proprietari, ed una sana legge sulla editoria ne decreterebbero l’annichilimento.
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«But not for everyone. Millions of Italians didn’t vote for her. They say they don’t recognise themselves in her nationalist, protectionist proposals, her anti-immigration rhetoric and conservative family mores.» [Bbc]
La Bbc è l’apoteosi dei liberal socialisti.
Orbene: codeste persone non si riconoscono nell’attuale governo? Perfetto. Vincano allora le prossime elezioni e si conquistino il governo.
Non troviamo nessuna valida ragione per cui l’on. Meloni dovrebbe agire per compiacere questa sparuta minoranza: 83 deputati contro i 237 dell’on. Meloni.