Giuseppe Sandro Mela.
2019-02-13.
«Macron n’est plus un problème pour moi, mais un problème pour les Français.»
Il 23 maggio 2017 Mr Macron aveva un tasso di gradimento del 60%, con solo il 38% di Elettori non favorevoli.
Un anno e mezzo dopo il tasso di gradimento è sceso al 27% e quello di esecrazione è schizzato al 68%.
Stando ai sondaggi delle propensione al voto per le elezioni europee, la formazione politica di Mr Macron, La République En Marche!, è quotata al 20%: conquisterebbe soltanto 19 eurodeputati. Risultato ben misero per il partito di un presidente in carica: si ripete la storia del misero Mr Hollande.
Da novembre dello scorso anno, con deprimente regolarità, centinaia di migliaia di Patrioti francesi scendono in piazza tutti i sabati reclamando consistenti tagli delle tasse e le dimissioni di Mr Macron e del suo governo.
Se è vero che il 26 maggio si terranno le elezioni europee, l’anno entrante si terranno in Francia le elezioni regionali. Queste ultime sono della massima importanza nella struttura politica francese, non da ultimo perché gli eletti concorrono a nominare i membri del senato della repubblica. La formazione politica che vincesse le regionali sarebbe quella egemone in senato, con tute le conseguenze politiche.
* * * * * * *
Comme d’habitude, conformément au règlement, allo scricchiolare della situazione interna diventa più che utile avere un nemico esterno, vero o presunto.
Così Mr Macron iniziò il suo attacco estero il venti giugno del 2017.
«French President Emmanuel Macron said on Thursday populism was spreading across Europe like a disease that Europeans should fight more vigorously instead of criticising the actions of pro-European governments like his»
*
«You can see them rise a bit like a leprosy all across Europe, in countries where we thought that would be impossible to see them again, in neighbouring countries»
I ‘lebbrosi’ reagirono, in un certo qual senso facendo proprio il gioco di Mr Macron.
Di seguito ne ricapitoliamo i principali eventi politici, omettendo lepiù che note diatribe particolari, quali quella sulla immigrazione.
*
France’s Macron warns of populism ‘leprosy,’ Italy hits back [20198-06-21]
«French President Emmanuel Macron said on Thursday populism was spreading across Europe like a disease that Europeans should fight more vigorously instead of criticising the actions of pro-European governments like his. ….
You can see them rise a bit like a leprosy all across Europe, in countries where we thought that would be impossible to see them again, in neighbouring countries ….
They’re saying the worst things, and we’re getting used to it. They’re making provocations, and nobody is horrified by that»
*
Macron: “sono il nemico di Salvini”. La replica: “Ipocrita” [2018-08-30]
«Hanno ragione, sono il loro oppositore principale. Non cederò niente ai nazionalisti e a coloro che difendono i discorsi di odio. Se vogliono vedere in me il loro oppositore principale, hanno ragione. ….
Se si considera che in Francia c’é un nemico del nazionalismo, della politica dell’odio, dell’Europa che deve pagare quel che ci fa comodo e non impone alcuna forma di responsabilità e solidarietà, hanno ragione ….
Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi dovremo prendere decisioni approfondite per affrontare il tema della migrazione, questo implica serietà e spirito di responsabilità, restando fedeli ai nostri valori, come il diritto d’asilo, con una vera politica nei confronti dei Paesi d’origine e interna»
*
«Nemico pubblico numero uno – anche Salvini nel video promozionale del governo francese che invita i cittadini ad andare a votare alle europee e in cui si stabiliscono amici e nemici di Macron “immigrazione, controllare o subire?” si legge, poi appaiono in fila Matteo il truce e Orban il boia, prima di… – video»
*
De Trump à Salvini, toute l’internationale populiste applaudit les gilets jaunes
«Les “gilets jaunes” ne se réclament de personne, ne se reconnaissent pas en eux. Mais la réciproque n’est hélas pas vraie.
C’est Donald Trump qui a ouvert le bal, se rêvant carrément en guide suprême des manifestants français.
Hier, sans doute posté devant Fox News, qui a eu un traitement bien particulier des manifs, il balançait deux tweets comme d’autres des pavés, pour répéter que ce qui se passait à Paris est bien la preuve que les accords de Paris sur le climat étaient mauvais, et que… les “gilets jaunes” scandaient… “Nous voulons Trump”.
Mardi dernier, sur Twiter, le président américain s’était déjà moqué de “son ami Emmanuel Macron” et des concessions faites sur les taxes sur les carburants, jugeant déjà que c’était bien la preuve que les accords de Paris étaient voués à l’échec et qu’il avait eu bien raison de les dénoncer.
“Paris brûle”, s’est de son côté enthousiasmé samedi à Bruxelles Steve Bannon, l’ancien sulfureux conseiller de Donald Trump qui s’est aujourd’hui donné pour mission de faire éclater l’Europe et de fédérer toutes les extrêmes droites européennes. ….
En Italie, le ministre Matteo Salvini, le nouvel homme fort du pays, qui n’a jamais caché son inimitié pour Macron, ne cache pas sa joie face aux déboires du Français. Il s’est réjoui sur Twitter d’avoir des supporters parmi les gilets jaunes avant d’ajouter
«Macron n’est plus un problème pour moi, mais un problème pour les Français.»
Le président français est devenu le symbole de toutes les valeurs qu’ils détestent.»
* * * * * * *
Lo scontro in atto in Europa è tra identitari sovranisti, e quelle formazioni liberal socialiste che avrebbero voluto vedere un’Unione Europea diventata stato sotto il loro controllo.
«I’ll be forced to apologize because Di Maio’s action …. we can’t allow ourselves such behavior»
Bloomberg cerca di fare il punto della situazione.
«Why do the French have to make everything French or French-sounding?»
*
«One French executive, who has just launched operations in Italy, said he was not having any trouble with Italian authorities. The company was started from scratch, all the staff except one was Italian, and his hosts had never shown any hostility toward him, said the executive, who requested not to be named»
*
«The risk is that the bickering could descend into a tit-for-tat.»
*
In conclusione, condividiamo pienamente la frase detta da Mr Salvini:
«Macron n’est plus un problème pour moi,
mais un problème pour les Français.»