Pubblicato in: Banche Centrali, Finanza e Sistema Bancario

Finanza occidentale. Etf. Uno dei drammi della liquidità delle banche centrali.

Giuseppe Sandro Mela.

2020-09-25.

ETF 001

+++++ Leggere con grande attenzione per non farsi intortare. +++++

Nota. «Gli exchange-traded fund (noti con la sigla ETF) sono un tipo di fondi d’investimento appartenenti agli ETP (Exchange Traded Products), ovvero alla macro famiglia di prodotti a indice quotati, aventi il fine di replicare un indice di riferimento (benchmark) con interventi minimi. Diversamente dai fondi comuni d’investimento e dalle SICAV, hanno gestione passiva – economici e svincolati dall’abilità del gestore – e sono quotati in borsa con le stesse modalità di azioni ed obbligazioni.» [Fonte]

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In sintesi.

– Etf. +428 miliardi Usd dal 1° gennaio a fine agosto.

– Etf. Sperati i 7,000 miliardi di Amu a fine agosto. [Asset under management (AUM) è una locuzione finanziaria che denota il valore di mercato di tutti i fondi gestiti da un’istituzione finanziaria (banche, fondi speculativi, ecc.) per conto dei propri clienti o degli investitori. Questo valore è molto usato nel settore finanziario ed è indice di grandezza e successo di una società nei confronti della concorrenza.]

– Etf. A fine agosto la raccolta Etf è aumentata del 57% rispetto alla fine agosto 2019.

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«Una parte consistente della pioggia di liquidità irrorata da banche centrali e governi per far fronte all’emergenza sanitaria del Covid-19 è fluita anche negli Etf, una categoria di fondi nota per i costi contenuti e per una gestione prevalentemente passiva»

«Grazie a un incremento degli asset in gestione pari a 428 miliardi di dollari da inizio anno a fine agosto, gli Etf globali hanno potuto superare per la prima volta i 7.000 miliardi di Aum complessivi»

«Rispetto allo stesso periodo di un anno fa la raccolta degli Etf è aumentata del 57%»

«L’industria degli Etf ha registrato afflussi netti di investitori positivi negli ultimi 15 mesi, anche durante febbraio e marzo di quest’anno, quando i mercati azionari erano in ritirata a causa delle preoccupazioni per l’impatto economico della diffusione del coronavirus»

«Anche la decisione di includere gli Etf nel pacchetto di acquisti di titoli da parte della Federal Reserve, inoltre, ha contribuito ad accrescere la credibilità di questi prodotti»

«Se si allarga lo sguardo l’espansione degli Etf non è meno impressionante: da inizio 2009 a oggi i flussi netti di denaro verso questi fondi è stato pari 4.300 miliardi di dollari»

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Questi dati forniscono molti spunti di riflessione, ma uno spicca si tutti gli altri.

«Una parte consistente della pioggia di liquidità irrorata da banche centrali e governi per far fronte all’emergenza sanitaria del Covid-19 è fluita anche negli Etf»

– Per cercare di far fronte alle subentranti crisi economiche del sistema produttivo occidentale le banche centrali hanno reso disponibili immani quantità di liquidità.

– Mentre in Cina queste liquidità raggiungevano le imprese, in occidente invece sono sostanzialmente rimaste nelle banche, e di qui tramutate in investimenti finanziari. Così gli Etf, per fare l’esempio, hanno raggiunto la quota di 7,000 miliardi di Usd.

– Sono 7,000 miliardi sottratti al sistema produttivo occidentale.

– Gli Etf valgono in ragione del valore degli indici che rappresentano: se a seguito di un crash questi crollassero, il valore degli Etf si annullerebbe.

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La intrinseca fragilità del sistema finanziario occidentale dovrebbe essere evidente: alle crescite infinite, ed alla infinita stampa di moneta, credono solo gli economisti di avanguardia e quanti riescono ad infinocchiare.

Con la crisi del 1929 quasi tutti i finanzieri di assalto dell’epoca finirono suicidi.

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Nuovo record per gli Etf globali: in gestione 7mila miliardi di dollari.

Una parte consistente della pioggia di liquidità irrorata da banche centrali e governi per far fronte all’emergenza sanitaria del Covid-19 è fluita anche negli Etf, una categoria di fondi nota per i costi contenuti e per una gestione prevalentemente passiva.

Grazie a un incremento degli asset in gestione pari a 428 miliardi di dollari da inizio anno a fine agosto, gli Etf globali hanno potuto superare per la prima volta i 7.000 miliardi di Aum complessivi. Rispetto allo stesso periodo di un anno fa la raccolta degli Etf è aumentata del 57%.

E’ quanto risulta dai dati di Etfgi, una consultancy londinese, che non ha mancato di sottolineare come questa categoria di fondi non abbia subito deflussi nemmeno nel momento più acuto del coronacrash.

“L’industria degli Etf ha registrato afflussi netti di investitori positivi negli ultimi 15 mesi, anche durante febbraio e marzo di quest’anno, quando i mercati azionari erano in ritirata a causa delle preoccupazioni per l’impatto economico della diffusione del coronavirus”, ha affermato al Financial Times, Deborah Fuhr, fondatore di ETFGI.

Numerosi fondi concorrenti a gestione attiva avevano colto l’occasione del crollo dei mercati di marzo per promuovere la presunta superiorità di questo genere di gestione nelle fasi di acuta volatilità.

Nei fatti, però, gli investitori hanno proseguito con decisione a puntare sugli Etf, probabilmente incoraggiati dalla rapidità del rimbalzo sperimentato dai mercati. Anche la decisione di includere gli Etf nel pacchetto di acquisti di titoli da parte della Federal Reserve, inoltre, ha contribuito ad accrescere la credibilità di questi prodotti.

Se si allarga lo sguardo l’espansione degli Etf non è meno impressionante: da inizio 2009 a oggi i flussi netti di denaro verso questi fondi è stato pari 4.300 miliardi di dollari. La popolarità di questi strumenti “low cost”, che riflettono passivamente il comportamento di un indice di riferimento, è cresciuta notevolmente in seguito alla crisi finanziaria. Quest’ultima, infatti, non aveva risparmiato i più tradizionali gestori attivi che normalmente si propongono di superare le performance di un indice benchmark.

I maggiori fornitori di Etf, come prevedibile, hanno approfittato a piene mani della virata degli investitori su questi prodotti nel 2020: iShares di BlackRock ha osservato afflussi netti per 98,6 miliardi da inizio anno. I rivali di Vanguard hanno quasi messo a segno una raccolta netta pari a 115 miliardi di dollari.