Pubblicato in: Devoluzione socialismo, Stati Uniti, Trump

Trump patrocina l’Alleanza mondiale dei partiti Sovranisti.

Giuseppe Sandro Mela.

2018-12-07.

White House Gatto 001

Il discorso di Mr Pompeo era nell’aria da tempo, ma ora se ne può parlare ore rotundo, apertamente.

Per chiarezza si dovrebbero premettere alcune considerazioni.

L’Internazionale Socialista era l’unione mondiale dei partiti d’ispirazione socialdemocratica e laburista, costituita nella presente forma il tregiugno 1951 a Francoforte. In essa erano confluiti tutti i partiti mondiali di ispirazione liberal oppure socialista: scopi primari erano l’elaborazione di strategie politiche concordate comunemente al fine di diventare la cultura politica egemone e, soprattutto, il mutuo aiuto. Il partito liberal oppure socialista anche del più minuscolo stato aderente aveva la certezza che sarebbe stato aiutato a cresce, a consolidarsi, ad andare al potere: nel caso gli stati membri lo avrebbero anche difeso militarmente. Costituiva un vero e proprio governo sovranazionale. l mondo in cui viviamo ora è una sua eredità.

Il 14 dicembre 2012 fu fondata a Roma, ed ufficializzata a Lipsia il 22 maggio 2013, Alleanza Progressista. Ispirata e voluta dal partito socialdemocratico tedesco nelle persone di Her Sigmar Gabriel ed Herr Hans-Jochen Vogel.

Alleanza Progressista era il superamento storico e politico della vetusta Internazionale Socialista, nella quale i partiti socialdemocratici non si riconoscevano più. Cambiato il credo politico, restarono immutati i criteri organizzativi: era una immensa società di mutuo soccorso. Vi aderivano il Partito Democratico degli Stati Uniti, il Partito Laburista israeliano, il Congresso Nazionale indiano, il partito socialdemocratico austriaco, il partito Socialdemocratico belga, il Partito Socialista francese, il Partito Socialdemocratico tedesco, il Partito Democratico italiano, Alleanza della Sinistra Democratica in Polonia, il Partito Laburista inglese, il Partito Socialdemocratico Operaio spagnolo, il Partito Socialista svizzero più le formazioni di sinistra di oltre novanta nazioni. È grazie alla pochezza dei personaggi che la gestivano se in pochi anni sono scomparsi dalla scena politica mondiale.

*

All’epoca in quasi tutto l’Occidente i partiti di Alleanza Progressista erano al potere, ossia in posti di governo, e la situazione è sotto gli occhi di tutti.

Erano in molti a vedere con occhio perplesso questa istituzione, alla quale facevano capo tutta una serie di ramificazioni non governative ma strettamente dipendenti, quali quelle per il ‘clima’, per il femminismo, per il giuspositivismo, le ngo, etc.

A partire dal 2016, con grande sforzo mondiale, iniziò il declino di Alleanza Progressista: dapprima le elezioni americane con la vittoria di Me Trump, quindi il crollo del partito socialista francese, ridotto ad un simulacro al 6%, seguito dal crollo della socialdemocrazia tedesca adesso quotata attorno al 14%, per non menzionare la clamorosa sconfitta elettorale del partito democratico italiano, piombato al 17%. Anche l’attuale governo liberal socialista dell’Unione Europea è nei triboli, e si vedrà a maggio l’entità del disastro.

Coloro che nel 2016 si credevano si essere onnipotenti mostrarono chiaramente al mondo la loro nullità.

* * * * * * *

Il primo e maggiore obiettivo strategico era quello di scalzare i governi liberal socialisti, anche a costo di lasciar residuare qualche turmoil locale. Ma, guardando il quadro di insieme, si direbbe che il piano sia riuscito in modo quasi perfetto. Alleanza Progressista, pur con le sue sfaccettature, è ancora al governo solo in Francia ed in Germania, ma sia Mr Macron sia Frau Merkel contano come la polvere sui piatti della bilancia. La loro caduta è solo questione di tempo.

*

Con le elezioni di midterm il Presidente Trump non solo non ha subito la tanto sbandierata Blu Wave ma ha anche aumentato il controllo che già aveva sul senato, organo questo che è chiamato a ratificare le nomine presidenziali dei giudici federali. Nella Corte Suprema Mr Trump ha già piazzato due suoi giudici, le Loro Giustizie Mr Gorsuch e Mr Kavanaugh, riportando la maggioranza repubblicana.

*

Ultima precisazione.

Nella terminologia liberal, la parola “liberal” indica una ideologia a substrato illuministico socialcomunista, mentre nella terminologia di Mr Trump significa esattamente l’opposto:ha come obiettivo il completo ritiro dell’ingerenza dello stato nella società e nell’economia.

* * * * * * *

«US secretary of state praises president whose bonfire of treaties has alarmed Europe»

*

«Donald Trump is building a “new liberal order” under US leadership, based on the principle of putting national sovereignty before multilateralism for its own sake»

*

«In a speech in Brussels before a Nato ministers meeting, Mike Pompeo sought to frame Trump’s foreign policy decisions as a coherent doctrine to a European audience that is increasingly anxious about US withdrawal from a string of treaties and Trump’s antipathy towards the European Union»

*

«He listed a series of current international institutions, including the EU, UN, World Bank and the International Monetary Fund, that he said were no longer serving their mission they were created»

*

«He argued that Trump’s reassertion of national sovereignty through his “America First” policy would make those institutions function better»

*

«At last week’s G20 summit, European officials pushed back against their US counterparts who were under instructions to eliminate references to multilateralism and a rules-based international order.»

* * * * * * *

Da quanto detto, dovrebbe essere chiaro che sta per inaugurarsi un lungo periodo di tempo a cui saranno aliene le ideologie liberal, quella socialista e tutte le relative conseguenze vissuto come credi religiosi, quali per esempio il ‘clima’, il femminismo, e così via.

I liberal saranno trattati per come hanno trattato.

Nessuno si aspetti eventi trionfalistici. I liberal socialisti hanno ancora in mano gran quota degli apparati burocratici e la quasi totalità dei magistrati occidentali, tramite i quali cercano di governare anche se elettoralmente distrutti. Sarà questa un’opera di bonifica lunga e difficile, ma è già iniziata in paesi quali la Polonia e l’Ungheria.

Le strazianti urla di dolore dei cascami liberal socialisti che ancora si aggirano, il livoroso fraseggio di Mr Macron, ridimensionato per bene di Gilet Jaunes, la sprezzante alterigia di Frau Merkel sono evidenti elementi che identificano la loro sconfitta. E di Davos, chi più ne parla?

Cina. Carbone. Davos. Fallito il piano Al Gore da 90,000 mld Usd.

Bene. Benissimo.

Saranno 90,000 miliardi che resteranno nelle tasche dei Contribuenti invece di finire in quelle dei liberal socialisti.


The Guardian, 2018-12-04. Trump is building a new liberal world order, says Pompeo

US secretary of state praises president whose bonfire of treaties has alarmed Europe.

*

Donald Trump is building a “new liberal order” under US leadership, based on the principle of putting national sovereignty before multilateralism for its own sake, his secretary of state has claimed.

In a speech in Brussels before a Nato ministers meeting, Mike Pompeo sought to frame Trump’s foreign policy decisions as a coherent doctrine to a European audience that is increasingly anxious about US withdrawal from a string of treaties and Trump’s antipathy towards the European Union.

He listed a series of current international institutions, including the EU, UN, World Bank and the International Monetary Fund, that he said were no longer serving their mission they were created.

He argued that Trump’s reassertion of national sovereignty through his “America First” policy would make those institutions function better. “In the finest traditions of our great democracy, we are rallying the noble nations of the world to build a new liberal order that prevents war and achieves greater prosperity for all,” Pompeo said at a speech at the German Marshall Fund thinktank. “We’re supporting institutions that we believe can be improved; institutions that work in American interests – and yours – in service of our shared values.”

The remarks were frequently punctuated with praise for Trump, who is referred to 13 times in the text. Pompeo portrayed his president as restoring an era of triumphal US leadership in the world, for the first time since the end of the cold war.

“This American leadership allowed us to enjoy the greatest human flourishing in modern history,” the secretary of state said. “We won the cold war. We won the peace. With no small measure of George HW Bush’s effort, we reunited Germany. This is the type of leadership that President Trump is boldly reasserting.

“After the cold war ended, we allowed this liberal order to begin to corrode. Multilateralism has too often become viewed as an end unto itself. The more treaties we sign, the safer we supposedly are. The more bureaucrats we have, the better the job gets done.”

The Trump administration has alarmed European governments with making a bonfire of treaties, walking out of the 2015 nuclear deal with Iran, withdrawing from talks with Europe on the Transatlantic Trade and Investment Partnership, pulling out of the Paris climate agreement and the UN global compact on migration. At last week’s G20 summit, European officials pushed back against their US counterparts who were under instructions to eliminate references to multilateralism and a rules-based international order.

Trump has also declared he wants to abandon the intermediate-range nuclear forces treaty with Russia, because of violations by Moscow. European capitals are seeking to broker a solution that would salvage the treaty, which kept nuclear missiles out of Europe for more than 25 years.

They feared that Pompeo would come to this week’s Nato meeting with a formal notice of withdrawal that would start a six-month clock ticking for its dissolution, but formal withdrawal is now not expected until the new year, leaving a small window open for last-minute efforts to save the treaty through a joint Nato effort to confront Russia over its suspected violation: the development of a ground-launched cruise missile.

Pompeo’s speech received polite applause, but Julianne Smith, a senior foreign policy official during Barack Obama’s time at the White House, said it had shocked US allies across Europe.

“The first words that come to mind are tone deaf,” said Smith, now a senior fellow at the Bosch Academy in Berlin. “It’s as if they have no appreciation of how Europeans are trying to figure out how to cope with an administration that they see as abdicating American leadership.

“The speech just gives Europe a long to-do list – just do this, do that, with no vision to go with it. No one I talk to here believes this administration is committed to a rules-based order.”