Pubblicato in: Commercio, Economia e Produzione Industriale, Finanza e Sistema Bancario

Blackrock. Mr Fink, il vero padrone del mondo.

Giusepp Sandro Mela.

2018-11-02.

cielo-stellato-2-690x394

L’importante non è possedere.

L’importante è poter disporre.

«conta chi governa i consigli di amministrazione».


BlackRock.

Blackrock è la più grande società di investimenti a livello mondiale e gestisce direttamente oltre 6,300 miliardi di dollari. Ma questo è solo la punta di iceberg.

«Attraverso BlackRock Solutions – risultato di continui investimenti in sistemi tecnologici integrati altamente sofisticati – BlackRock offre soluzioni di gestione del rischio e piattaforme d’investimento ad un’ampia rosa di clienti istituzionali, detentori di un patrimonio complessivo di oltre 7.000 miliardi di dollari.»

Più tutto il resto.

Fondata da Robert S. Kapito e da Laurence Fink nel 1988, ha basato il suo successo su alcune semplicissime considerazioni.

– Una società di investimenti può ammaliare un potenziale cliente, ma se non lo fa guadagnare perde sia il cliente sia il suo entourage. I clienti soddisfatti sono fedeli e portano immediatamente altri clienti. Il guadagno assicurato è la migliore forma pubblicitaria possibile.

– Gli investimenti devono essere copiosi, fruttiferi e stabili nel tempo. Quindi, pochissimo mordi e fuggi. Solo investimenti strategici. La platea deve essere semplicemente il mondo.

– Tipicamente, si rileva un pacchetto di compartecipazione in una società produttiva sana. Non un pacchetto di maggioranza, sarebbe troppo oneroso, ma di dimensioni tali da poter nominare membri nel cda e da poter influenzare la condotta della società stessa.

– Le società delle quali BlackRock detiene una partecipazione azionaria formano un network virtuale di aziende sane e redditizie, che si spalleggiano le une con le altre. Per esempio, una società produttrice utilizzerà delle banche ove sia presente Blackrock, si servirà da fornitori Blackrock, venderà ad utilizzatori Blackrock.

Ma la idea portante è utilizzare il denaro degli altri, ossia degli investitori, per ottenere il condizionamento del cda di una società, obbligandolo alla generazione di reddito da ripartire tra gli azionisti ed alle norme comportamentali su riportate. La conditio sine qua non è una gestione impeccabile di quanto conferito. A nessuno mai interesserà come il denaro sia investito purché esso frutti utili copiosi.

La onestà di comportamento nei confronti degli investitori che hanno conferito il loro denaro da gestire è il cuore del comportamento di BlackRock, e ne condiziona eticamente ogni azione. Infatti nessun investimento dura nel tempo se è utilizzato in modo improprio.

– Nella realtà dei fatti, BlackRock ha introdotto una filosofia di investimenti volta sicuramente al profitto, ma molto di più al controllo: in altri termini, al potere.  Non solo. Se è difficile entrare nel suo organico, è facilissimo uscirne: le progressioni di carriera sono fortemente meritocratiche, basate solo sui risultati ottenuti. Si viene così a formare una scuola dirigenziale di elevato valore, che potrebbe in ogni momento transitare alla politica surclassando i classici candidati mediatici. In altri termini: è un nuovo modo di fare politica.

* * * * * * *

2018-10-02__Blackrock__001

Blackrock è praticamente invisibile, ma c’è. Di per sé conta poche decine di miliardi di dollari americani, ma ne mobilizza 6,300 direttamente e 70,000 indirettamente: una potenza di fuoco che nessun governo a questo mondo può permettersi. Resta invisibile ai più proprio perché detiene e gestisce, ma non possiede. È semplicemente impossibile allo stato attuale delle cose poterlo colpire.

Non gradisce sedi pompose, è sparagnina in tutto, personale compreso: a livello mondiale sono circa 12,000 le persone che lavorano direttamente od indirettamente per lei. Non ha quote rosa. In Italia sono meno di un centinaio, che trattano più di ottanta miliardi ogni anno, collocati in un sottoscala. Tutto è discreto, al limite della visibilità.

Con le sue dimensioni attuali nessuno stato sovrano può permettersi di ignorarla. Il pericolo reale consisterebbe in un suo ritiro: potrebbe andarsene via. Se BlackRock ritirasse gli investimenti fatti in una nazione, questa barcollarebbe.

Dovrebbe essere evidente l’immane potere che ha, e che impiega sobriamente: se è vero che anche da una guerra si possono trarre buoni guadagni, dalla pace se ne ottengono ottimi. BlackRock vive e vivrà fino a tanto che farà guadagnare i suoi investitori.


Corriere. 2018-09-29. Cos’è davvero Blackrock: la roccia invisibile che governa il mondo

Pochi conoscono la più grande società d’investimento al mondo, con un patrimonio gestito di 6.3 trilioni di dollari, E’ il primo investitore straniero in Europa (e in Italia) e azionista di peso in molte banche.

*

Tutti hanno sentito parlare almeno una volta di Goldman Sachs, la potente banca d’investimento americana, da decenni dentro agli affari europei. Ma pochi conoscono Blackrock, oggi la più grande società d’investimento al mondo, con un patrimonio gestito di 6.3 trilioni di dollari, il Pil di Francia e Spagna messe insieme, quasi tre volte il nostro debito pubblico. La roccia nera deve la sua fortuna alla gestione patrimoniale: fondi pensione, banche, Stati, risparmiatori come noi, sono i suoi clienti. E siccome gestisce i soldi degli altri, è discreta, non si vede, dice che non bisogna regolamentarla come una banca. Eppure è il primo investitore straniero in Europa (e in Italia), azionista di peso in banche come la Deutsche Bank, Intesa San Paolo, Bnp, Ing, azionista rilevante anche nei settori dell’energia, chimica, trasporti, agroalimentare, aeronautica, immobiliare, dove vota regolarmente nelle assemblee generali, con una quota importante di voti. E detiene anche un grosso volume di bond di debito pubblico. Blackrock è come il wifi, invisibile, eppure presente.

Il suo fondatore e amministratore delegato, Larry Fink, è uno degli uomini più influenti al mondo, la rivista americana Fortune lo mette quest’anno all’ottavo posto dei più «grandi leader», dopo Bill Gates e prima di Emmanuel Macron, nel 2015. Quando viene in Europa, questo ex trader californiano, viene ricevuto come un capo di Stato, che vada a Roma a incontrare Renzi (nel 2014), a Parigi da Emmanuel Macron, all’Aia da Marc Rutte. In America Fink è ben conosciuto, ospite fisso dei programmi finanziari della Fox, Cnn, Cnbc. Da noi non è ancora una star del grande pubblico, anche se una scelta di mercato di Blackrock o un suo commento politico, possono cambiare l’andamento dei mercati e degli spread.
La grande fortuna della roccia nera, nata solo trent’anni fa (1988), viene dai fondi passivi, gli ETF o exchanged traded funds, 72% del suo portafoglio. I fondi passivi non sono nuovi, ma nell’ultimo decennio sono letteralmente esplosi, occupando oggi il 40% del totale delle azioni nel mondo, con Blackrock leader assoluto di questo settore. La ragione principale del loro boom è che costano poco, 0.2% del valore investito, un decimo circa rispetto ai costi di un fondo attivo. Ma mentre un fondo attivo è gestito da manager che cercano di migliorarne il risultato, un Etf va in automatico, copia come un clone il valore di un indice di borsa (Mib a Milano, Cac 40 a Parigi, Dax 30 a Francoforte o Ftse 100 a Londra). Se le azioni dell’indice vanno su, sale anche il valore dei fondi Blackrock, se l’indice perde valore, scendono anche i fondi passivi. Questo spiega il successo di Blackrock, soprattutto negli anni della crisi, dal 2008-2009 in poi. I rendimenti dei fondi attivi cominciavano a diminuire e la gente aveva sempre meno soldi da investire. Blackrock è diventato l’Uber della finanza: poco caro e a portata di tutti.

Ma c’è di più. Oltre ai fondi, Blackrock cresce anche grazie al successo del suo software per la gestione del rischio, Aladdin (Asset, Liability, Debt and Derivative Investment Network). Sviluppato da Larry Fink per proteggere la società da cattivi investimenti, Aladdin è ormai venduto in 50 paesi, analizza 30 mila portafogli, anche concorrenti di Blackrock, come la francese Bnp Paribas, il fondo britannico Schroders e tante grosse banche e assicurazioni. Gli utilizzatori parlano di un piccolo genio, proprio come quello della lampada di Aladino, che riceve i dati sensibili di una banca – la sua contabilità, i collocamenti nel mercato – e calcola in tempo reale il rischio di ogni operazione. Secondo il Financial Times Aladdin gestisce 250.000 operazioni ogni giorno per un capitale di 20 mila miliardi di dollari, una montagna di dati che i server di Blackrock accumulano sui cloud della società. Larry Fink ha promesso di portare il fatturato di Aladdin dal 7% del totale di Blackrock oggi, al 30% nei prossimi cinque anni.

E non finisce qui. Blackrock indossa tanti cappelli. In Europa si è fatta conoscere nei giorni bui della crisi economica quando la Troika (Fondo monetario internazionale, Commissione e Banca centrale europea) pretese che la società americana studiasse i conti delle banche a rischio fallimento. In Irlanda e Grecia, ma poi anche a Cipro e in Spagna e più recentemente in Olanda, la società americana è stata chiamata a studiare i portafogli delle banche e in particolare la qualità dei crediti deteriorati o a effettuare stress test sulle stesse banche, a proporre una ristrutturazione di alcuni istituti di credito. Nonostante Blackrock sia anche la maggiore azionista di molte di queste banche. In Irlanda, solo otto mesi dopo aver consigliato il governo su come ristrutturare quattro banche, la roccia nera ha comprato il 3% della Banck of Ireland, una di quelle salvate.

Blackrock è molto benvoluta anche dalla Banca centrale europea che per due volte l’ha chiamata come advisor, l’ultimo contratto nel 2016 per preparare gli stress test di 39 grosse banche europee. Banche dove, ancora una volta, Blackrock è azionista di primo piano. Confitto d’interessi, vantaggi sul mercato quando si è cosi’ vicini alle istituzioni ? No, dichiara con fermezza la roccia nera: all’interno delle filiali di Blackrock esistono delle vere e proprie muraglie cinesi, che impediscono ai dipendenti di parlarsi e scambiarsi informazioni confidenziali. Anche se molti esperti dicono che a un certo livello molto alto di management, la parte advising si riunisce con quella di investitore e di controllore, intorno a uno stesso tavolo.

Ma chi controlla Blackrock? Questo non è un tema nell’agenda dei governi europei. E’ piuttosto il contrario, il colosso americano viene assunto dai governi per controllare altre società. Come nel caso recente dell’Irlanda che nel marzo del 2018 ha chiamato Blackrock per gestire un fondo di 14 miliardi di euro, illegalmente ricevuti, secondo la Commissione europea, dalla Apple, come aiuti di stato. E cosi’ la società di Larry Fink, che possiede 52 miliardi di azioni Apple (Blackrock è il secondo maggiore azionista in Apple dopo l’altro asset manager Vanguard), sta analizzando la sua stessa pancia per consigliare al meglio il governo di Leo Varadkar, in attesa che la disputa con la Corte di giustizia europea (tra Stato irlandese e Commissione) termini.

Il board di Blackrock è ben cosciente del peso e dell’influenza che la società, per quanto gestisca i soldi degli altri, esercita a livello planetario. Il 16 gennaio scorso Larry Fink ha scritto una lettera ai Ceo delle società dove Blackrock è azionista, chiedendo loro di avere uno «scopo sociale», «non concentrarsi solo sulle performance finanziarie». «Molti governi sono impreparati ad affrontare il futuro», dice Fink nella sua lettera, e quindi “la società si rivolge sempre di più al settore privato ». Poi la missione per ogni società : «Ogni azienda deve dimostrare di aver fornito un contributo positivo alla società, a beneficio di tutti, azionisti, dipendenti, clienti..». Che succede, il volto della finanza sta cambiando, un insieme di fondi passivi vuole ora salvare il mondo? Intanto, dal gennaio del 2017, il titolo Blackrock è aumentato del 40%.