Giuseppe Sandro Mela.
2017-08-02.
Da un punto di vista militare il fatto che gli Stati Uniti non mantengano una portaerei, e relativa flotta di appoggio, in ogni parte del mondo sembrerebbe essere ininfluente sulle capacità belliche globali americane.
Il problema sembrerebbe essere più politico e di visibilità.
«a quick look at the latest positioning of US aircraft carriers, amphibious ready groups, and other navies around the globe shows a gaping hole in the region of the East or South China Sea, and even in proximity to Japan, a place where the US navy traditionally has maintained at least one carrier group»
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«In fact, according to Stratfor, the only active carrier group is USS Dwight D. Eisenhower CSG, conducting naval operations in the U.S. 6th Fleet area of operations in support of U.S. national security interests in Europe»
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«The absence of a deployed U.S. Navy aircraft carrier, long seen as a symbol of American power projection, is noteworthy»
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«According to Fox, it is believed to be the first time since World War II that at least one U.S. aircraft carrier has not been deployed»
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I tempi stanno cambiando, ed anche molto velocemente: spesso può essere anche un segnale minimo a far rendere conto di come stiano le cose nei fatti.
Se la Russia è una superpotenza atomica fin dalla fine della seconda guerra mondiale, Arabia Saudita ed India stanno iniziando a svolgere un importante ruolo locoregionale. La Cina invece sta lanciando molti segnali di sentirsi stretta nel ruolo regionale, e di ambire ad essere militarmente presente almeno nell’Oceano Pacifico ed in quello Indiano.
Se nessuno nega agli Stati Uniti un ruolo di primaria superpotenza atomica assieme alla Russia, la Cina dispone anche essa di un imponente arsenale nucleare e di efficienti vettori transcontinentali.
Se nessuno nega agli Stati Uniti un ruolo marittimo egemone, nessuno può di converso negare come la Cina stia allestendo un sistema navale più destinato a ruoli strategici che locoregionali. La Cina di fatto è già la terza superpotenza, assieme a Stati Uniti e Russia.
Si consideri infine come negli ultimi lustri siano stati sviluppati sistemi di missili anti – nave che al bassissimo costo di produzione associano una non indifferente capacità operativa. Le capacità difensive delle portaerei dovrebbe subire sostanziali miglioramenti: non sono più invulnerabili.
«il missile ipersonico 3M22 Tzirkon ha una velocità di Mach 6,2 (6500 km/h), un peso di 5 tonnellate e nella prima fase avrà un’autonomia di 400 km. Successivamente, aumentando il carico di carburante, il campo operativo del missile Tzirkon potrebbe raggiungere i 1000 km»
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«missili antinave Kh-41 Moskit dalla gittata di 250 km e un velocità di Mach 3,2 (3587 km/h) furono schierati permanentemente sulla base aerea di Burevestnik, sull’isola di Iturup, nell’arcipelago delle Curili»
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«Un missile che vola a 6000 km/h a bassa quota è molto difficile da intercettare, dato che tra il momento dell’individuazione sul radar e l’impatto sulla portaerei, i sistemi di difesa hanno solo un minuto per inquadrarlo e attivare le contromisure»