Giuseppe Sandro Mela.
2016-12-09.
Il discorso di Mario Draghi è capibile per quello che voleva effettivamente dire solo dopo aver esaminato con la massima cura la mappa su riportata. Altrimenti non avrebbe senso.
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Il cuore del discorso è racchiuso in un enunciato che al momento è chiaramente utopico, e che solo il futuro turmoil potrà rendere attuabile:
«Reforms must be undertaken regardless of political uncertainty»
Senza riforme tutto è vano. Se le prossime elezioni politiche non cambiassero l’establishment attualmente al potere, il castello di carta crollerebbe.
Ma non ci si può illudere che i nuovi governanti replichino le politiche dei precedenti.
Il resto è discorso di circostanza. La riduzione a 60 miliardi mensili di interventi è invece chiaro segno dell’inizio di esaurimento delle scorte.
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«ECB president sets new QE end-date with option to extend again»
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«Balance sheet to expand to almost 40 percent of euro-area GDP»
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«Reforms must be undertaken regardless of political uncertainty»
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«$2.4 Trillion Stimulus May Not Be Enough for ECB»
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«Bond buying extended to end-2017 at 60 billion euros a month»
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«Central bank sees inflation still short of goal even in 2019»
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«He also declined to answer a question on press reports that Italy will ask for a 15 billion-euro ($15.9 billion) loan from the European Stability Mechanism to help Monte Paschi and other weak banks, instead citing an ESM guideline on the issue»
Un pensiero riguardo “Draghi. I margini di manovra si restringono.”
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