Giuseppe Sandro Mela.
2019-04-09.
Chiunque si sia preso la briga di leggersi, meglio forse studiarsi, il Flichet Martin, Storia della Chiesa, ha ampio materiale per meditare che i preti non siano riusciti a distruggerla perché è istituzione divina. Ce la avevano messa tutta.
«E il mondo, sgomento, si ritrovò ariano»: così constatò amareggiato san Girolamo. L’imperatore Costanzo mica che scherzasse, con lui il boia non restava certo inoperoso: aveva imposto l’arianesimo e non defletteva. Atanasio di Alessandria:, Lucifero di Cagliari, Eusebio di Vercelli, Dionigi di Milano, Ilario di Poitiers furono gli unici vescovi ad opporsi: per lungo tempo subirono l’esilio. Tutti gli altri vescovi abiurarono. Tutti. Ma alla fine l’arianesimo fu sconfitto sia dal punto di vista dogmatico, sia anche da quello umano sul campo di battaglia di Pavia.
Perché questo incipit?
Negli ultimi settanta anni l’ideologia liberal ha ricalcato le orme e la storia dell’arianesimo. Il loro potere politico e quello economico hanno combattuto la Chiesa permeandola e traendo nelle proprie fila sia i semplici fedeli, sia vescovi e cardinali. Il concetto di filantropia ha a lungo soppiantato quello della Carità, e mammona si è dato un gran da fare, spalleggiato da asmodeo. Come per l’arianesimo, il Cristo è ridotto a mera figura umana. Il caso McCarrick dovrebbe ben essere significativo e non è sicuramente l’unico.
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Ma in ogni epoca la Chiesa ha i suoi Atanasi.
«Robert Sarah (Ourous, 15 giugno 1945) è un cardinale e arcivescovo cattolico guineano, dal 23 novembre 2014 prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
Maturata la vocazione al sacerdozio, intraprende gli studi; nel 1964 ottiene il baccalaureato in teologia.
Il 20 luglio 1969 è ordinato presbitero, nella cattedrale di Sainte Marie a Conakry, dall’arcivescovo Raymond-Maria Tchidimbo.
Dopo l’ordinazione riprende gli studi; ottiene la licenza in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e una licenza in sacra scrittura presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Rientra in Guinea nel 1974. ….
Il 13 agosto 1979 papa Giovanni Paolo II lo nomina, a soli trentaquattro anni, arcivescovo metropolita di Conakry; succede al dimissionario Raymond-Maria Tchidimbo, costretto all’esilio dopo anni di prigionia. L’8 dicembre successivo riceve l’ordinazione episcopale …
Il 1º ottobre 2001 papa Giovanni Paolo II lo nomina segretario della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli; succede a Marcello Zago, deceduto il 1º marzo 2001.
Il 7 ottobre 2010 papa Benedetto XVI lo nomina presidente del Pontificio consiglio “Cor Unum”; succede al cardinale Paul Josef Cordes, dimessosi per raggiunti limiti d’età.
Nel concistoro del 20 novembre 2010 papa Benedetto XVI lo crea cardinale diacono di San Giovanni Bosco in via Tuscolana, diventando il primo cardinale guineano. Il 30 gennaio 2011 prende possesso della diaconia.
Il 12 e il 13 marzo partecipa come cardinale elettore al conclave del 2013, che porta all’elezione di papa Francesco.
Il 23 novembre 2014 papa Francesco lo nomina prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.» [Fonte]
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Ecco alcune sue frasi.
«l’Africa potrebbe diventare la punta di lancia della Chiesa nella sua opposizione alla decadenza occidentale»
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«Per quel che riguarda il mio continente voglio denunciare con forza una volontà d’imporre dei falsi valori utilizzando argomenti politici e finanziari. In alcuni Paesi africani sono stati creati ministeri dedicati alla teoria del gender in cambio di sostegno economico! Queste politiche sono tanto più odiose in quanto la maggior parte delle popolazioni africane è senza difesa, alla mercé d’ideologi occidentali fanatici»
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«l’idea che consisterebbe nel rinchiudere il Magistero in un bello scrigno staccandolo dalla pratica pastorale che potrebbe evolvere secondo le circostanze, le mode e le passioni, è una forma di eresia, una pericolosa patologia schizofrenica. Affermo dunque con solennità che la Chiesa d’Africa si opporrà fermamente a ogni ribellione contro l’insegnamento di Gesù e del Magistero»
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«Da una parte, l’idolatria della libertà occidentale; dall’altra il fondamentalismo islamico: secolarismo ateo contro fanatismo religioso».
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Citiamo infine uno dei suoi tanti libri:
La forza del silenzio. Contro la dittatura del rumore, con Nicolas Diat, Cantagalli, 2017
In calce, alleghiamo un articolo che ben spiega il card Sarah: una ottimo traduzione del classico Why Cardinal Sarah terrifies his critics.
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Vatican Cardinal: Encouraging Immigration Misrepresents the Gospel
«it is wrong to “use the word of God to promote migration.”»
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«using the Bible to promote migration constitutes “false exegesis,” adding that it is better “to help people flourish in their culture than to encourage them to come to Europe.”»
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«the cardinal condemned the Church’s push for migration into Europe in the strongest terms, insisting that most immigrants wind up “without work or dignity” and assume the condition of slaves»
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«this new form of slavery that is mass migration»
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«If Europe disappears, and with it the priceless values of the Old Continent, Islam will invade the world and we will completely change culture, anthropology, and moral vision»
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«This is not the end of the world, the Church will rise»
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«In the Church there have always been betrayals. Today, I can say without fear that some priests, some bishops and even some cardinals are afraid to proclaim what God teaches and to transmit the doctrine of the Church. They are afraid of being seen as reactionary»
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«yield to the morbid, wicked temptation to align the Church with the current values of Western societies. Above all they want people to say that the Church is open, welcoming, attentive, modern»
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«Some have adopted the ideologies of today’s world with the fallacious pretext of being open to the world. But instead we should bring the world to be open to God, who is the source of our existence»
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«When I visited Poland, a country often criticized, I encouraged the faithful to affirm their identity as they have done for centuries …. My message was simple: you are first and foremost Poles and Catholics and only afterward Europeans. You must not sacrifice these first two identities on the altar of a technocratic Europe that recognizes no homeland.»
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«The European Union no longer protects the peoples within it. It protects the banks.»
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Nella sua storia millenaria, la Chiesa ha spesso dovuto attraversare il deserto. Sono i momenti della prova, sempre molto dura. Ma sono anche i momenti fondamentali nei quali si setaccia il grano dalla pula.I santi ed i martiri emergono nei momenti dei triboli.
Una sola nota, ma che la conta tutta.
Molti presbiteri, vescovi e financo cardinali parlano in continuo dei problemi politici, sociali ed economici dei migranti. Ma non si riesce a sentire nemmeno una parola sulla necessità di convertirli. Per chiarire: convertire non significa costringere, bensì proporre. Senza Cristo, la carità diventa filantropia, e la filantropia mammona.
«Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.» Marco, 16: 15.