Giuseppe Sandro Mela.
2018-12-18.
Un fondo speculativo, detto anche fondo hedge, è un fondo comune di investimento privato, amministrato da una società di gestione professionale, spesso organizzato come società in accomandita semplice o società a responsabilità limitata.
Ma la realtà è davvero molto complessa.
Cosa è un fondo Hedge? – Utilizziamo la definizione che ne da Borsa Italiana.
«La definizione è molto difficile, vi è una miriade di stili e modalità di gestione catalogati con questa etichetta e sicuramente non aiuta a fare chiarezza la “traduzione” operata dal legislatore italiano che li ha definiti “fondi speculativi”. Infatti il termine “hedge”, coniato da Alfred Winslow Jones nel 1949 per definire il suo innovativo stile di gestione, in realtà si riferisce alle evolute strategie di copertura messe in opera per ridurre la volatilità dei portafogli (e quindi il rischio e l’esposizione), rendendo, in molti casi, le gestioni che adottano l’hedging molto meno aggressive non solo di quanto la dicitura “fondo speculativo” lascerebbe intendere, ma anche di molti fondi comuni tradizionali.
La principale caratteristica che contraddistingue questi fondi è la ricerca del rendimento assoluto, indipendentemente dall’andamento dei mercati. Con terminologia un po’ più tecnica potremmo dire che l’hedge fund ricerca un elevato alfa, cioè l’extrarendimento prodotto dal gestore rispetto al un benchmark, quella parte del ricavo che, a differenza del beta non dipende dall’andamento del mercato di riferimento.
Potremmo inoltre tentare di definire “hedge fund” come lo strumento finanziario che ha la possibilità –negata ai gestori tradizionali- di usare uno o più strumenti o strategie di investimento sofisticati quali short selling, derivati, hedging e leverage.
Short Selling (o vendita allo scoperto) è la pratica di prendere a prestito titoli di cui si prevede la possibilità di ribasso, venderli sul mercato investendo i proventi e ricomprando poi gli strumenti finanziari in questione per restituirli a scadenza, lucrando la differenza tra prezzo di vendita e prezzo di riacquisto. La Sec (l’equivalente Usa della Consob) per evitare rischi eccessivi ha imposto il margin account, cioè l’obbligo di mantenere un deposito vincolato (in contanti o titoli) pari al 50% del valore dei titoli shortati (venduti), integrando quindi il versamento iniziale nel caso in cui il prezzo degli strumenti venduti risalga, obbligando di fatto a chiudere le posizioni corte se le perdite diventano molto alte.
L’utilizzo dei derivati (opzioni e futures), consentito ai fondi finora solo per un massimo del 10% delle attività, è invece uno degli strumenti preferiti dai gestori hedge che talora, in presenza di idee di investimento forti, allocano su questi prodotti finanziari anche più del 100% del patrimonio e spesso li combinano in complesse strutture per ridurre i rischi o per migliorare i rendimenti.
L’hedging è la strategia di coprire attraverso vendite allo scoperto ed uso di derivati il portafoglio dalla volatilità di mercato: se questo nel complesso sale, si beneficerà dei guadagni in conto capitale dei titoli detenuti; in caso di ribassi, invece, le posizioni corte e/o i derivati garantiranno guadagni in grado di controbilanciare il deprezzamento delle posizioni lunghe.
Ultima strumento particolare di questa tipologia di investimenti, anche se non utilizzato da tutti i gestori, è l’uso della leva finanziaria (leverage), cioè l’indebitamento allo scopo di investire il denaro preso a prestito. Di solito i fondi che utilizzano questo mezzo investono 2 volte (nel caso delle azioni) o 3 volte (nel caso di acquisto di obbligazioni) il loro patrimonio netto, ma talora (specialmente nel casi dei grossi fondi global macro) arrivano fino a 4/7 volte. Chiaramente il gioco vale la candela solo se i ritorni attesi dall’investimento sono superiori agli interessi pagati. Si tratta comunque di un’arma a doppio taglio, perché consente di amplificare geometricamente guadagni e perdite (il fondo LTCM di Merton e Scholes il cui fallimento nel 1998 ha rischiato di travolgere la finanza Usa aveva un leverage pari a 25 volte i mezzi propri)»
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Il punto chiave da comprendere è questo:
«Potremmo inoltre tentare di definire “hedge fund” come lo strumento finanziario che ha la possibilità – negata ai gestori tradizionali – di usare uno o più strumenti o strategie di investimento sofisticati quali short selling, derivati, hedging e leverage».
Questa loro operatività senza limite alcuno non è tuttavia così lucrosa come potrebbe apparentemente sembrare.
Il motivo è semplicissimo, ma forse proprio per questo è di comprensione estremamente difficile.
I mercati sono tempo-varianti per definizione, e sono la risultante di azioni umane, ossia di azione determinate da un libero arbitrio. La persona umana è libera anche di errare.
Tutti i sistemi previsionali si fondano su di una approfondita ricognizione del passato e le loro previsioni sono emesse sempre sotto la condizione che le leggi che governavano i mercati non fossero mutate. Sotto questa condizione funzionano, altrimenti sbagliano alla grande. Nei fatti, l’uso di sistemi previsionali fornisce come unico elemento utile, ma verificato a posteriori, se gli andamenti dei mercati siano variati o meno, siano mutati o meno.
Capito questo concetto di base risulta ovvio come la tecnologia usata per costruire il modello previsionale, sia essa il classico metodo Rumelhart, Hinton Williams oppure altre forme ancor più sofisticate di intelligenza artificiale, sia del tutto ininfluente. Al massimo è utile per colpire la fantasia dell’utente.
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Quando i mercati sono in crescita, sia essa reale ovvero dovuta ad interventi delle banche centrali, i mercati sono facilmente prevedibili. Per dirla tutta, non serve essere dei geni della finanza per guadagnare. Ovviamente, in questa situazione l’uso di strumenti disinvolti quali le vendite allo scoperto o l’uso di leve elevate comporta guadagni anche molto grandi.
Ma quando i mercati diventano altamente volatili sono proprio questi strumenti a generare perdite di livello eguale ma di segno contrario. È il momento di chiudere.
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Il Premio Nobel 2017 Richard Thaler aveva ben preconizzato l’evento.
«La teoria economica tradizionale assume che gli individui siano razionali. Fin dall’inizio della sua ricerca, Thaler ha compreso che questi automi non somigliavano affatto alle persone vere. Quando acquistiamo una radiosveglia o chiediamo un mutuo, siamo tutti vittime di distorsioni cognitive che ci allontanano dai criteri di razionalità postulati dagli economisti. In altre parole ci comportiamo in modo anomalo e, ciò che più conta, con serie conseguenze.
Inizialmente sottovalutato dagli economisti come un campo divertente ma irrilevante, lo studio degli errori degli esseri umani e dei loro effetti sul mercato ora guida gli sforzi per migliorare le decisioni nelle nostre vite, nelle imprese e nelle politiche pubbliche.»
Ripetiamo: il comportamento umano è impredicibile. Chi dica il contrario mente, e spesso lo fa artatamente a scopo di lucro ottenuto dalla dabbenaggine del suo prossimo, che si beve tutto dal pirun tranne che la verità. I creduli sono allergici alla verità.
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«Founder says market is becoming more difficult to anticipate»
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«An estimated 174 hedge funds were liquidated in third quarter»
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«Philippe Jabre is returning money to investors after an “especially challenging” year, adding to the swelling list of hedge-fund veterans giving up on an industry where money-making opportunities have dwindled»
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«Geneva-based Jabre Capital Partners SA is returning client money in the three funds personally managed by Jabre, said Mark Cecil, one of the firm’s founding partners»
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«Jabre, the founder and chief investment officer of his namesake firm, is selling positions in a “disciplined manner” and intends to return most of the proceeds by February …. Jabre Capital managed about $1.2 billion of assets as of April with more than 40 employees»
4 pensieri riguardo “Hedge Funds. 174 hanno chiuso nel terzo trimestre 2018. – Bloomberg.”
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