Pubblicato in: Devoluzione socialismo, Pagliacci, Unione Europea

L’abbietto caso di Mrs Aida Hadžialić, ex-ministro svedese.

Giuseppe Sandro Mela.

2016-08-16.

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Intanto, iniziamo rettificando le infide notizie date dai media.

Notiamo innanzitutto come il Governo Svedese la abbia radiata dal proprio sito durante il giorno di Ferragosto. È un segno di quanto grave sian stato il fatto.

«Aida Hadžialić (Foča, 21 gennaio 1987) è una politica svedese.

Hadžialić è nata nel 1987, nell’allora Jugoslavia. All’età di 5 anni si trasferisce in Svezia come rifugiata. È stata ministro dell’Istruzione Secondaria, dell’Istruzione degli Adulti e della Formazione nel governo Löfven dal 3 ottobre 2014, diventando il secondo ministro svedese di fede musulmana. Il 13 agosto 2016 ha rassegnato le dimissioni da ministro per essere stata fermata in guida in stato di ebbrezza. ….

Partito politico: Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia.

Professione: avvocato.

Predecessore: carica creata.» [Fonte]

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Mrs Aida Hadžialić non era Ministro per la Pubblica Istruzione, bensì Ministro dell’Istruzione Secondaria, dell’Istruzione degli Adulti e della Formazione, portafoglio istituito dal Premier svedese Stefan Löfven appositamente per lei.

Nata in Bosnia 29 anni or sono, immigrò in Svezia all’età di cinque anni.

Ciclo di studi fino alla laurea in giurisprudenza, coniugata con tale Mubarak Iqbal (Barkat), ma con “ottimi rapporti” con Mr Zah Zana, NazHan, Aashar, mussulmana sunnita dichiarata.

Il partito socialdemocratico svedese la adocchia per tempo, lei aderisce con entusiasmo, ed ecco una carriera lampo, ivi compresa una cittadinanza svedese concessa alla velocità della luce.

È stata eletta deputato nelle file del partito socialdemocratico nelle elezioni politiche del 2014, all’età di 27 anni.

Infatti:

– è socialdemocratica;

– è femmina;

– è immigrata;

– è mussulmana;

– conduce vita chiassosamente chiacchierabile.

Queste sono doti e caratteristiche ineffabilmente allettanti per ciascun buon socialista, caratteristiche ininfluenti se non negative per tutti gli altri.

E tutto questo in spregio al retaggio religioso, culturale, sociale, storico e politico del popolo.

I socialisti ideologici sono i mentori dell’immigrazione illegale, i patroni degli immigrati illegali, gli amministratori di sostegno dei mussulmani, anche se poi questi li tranciano con un camion.

Sono il partito dell’odio e del livore sistematizzato, dell’invidia: degni epigoni di quel regmo del male che fu il comunismo.

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È vero che Caligola nominò senatore il proprio cavallo, che però svolgeva onorevolmente il proprio compito.

È vero che in Italia si nominò primo ministro il sig. Matteo Renzi, facendo così rimpiangere agli italiani il cavallo di Caligola.

Ma la carriera politica della sig.ra Aida Hadžialić trasuda tutta la isterica prosopopea e supponenza dei socialisti ideologici.

Il Cittadino deve rispetto ed onore ai Deputati eletti in Parlamento, ma questo in ragione di quanto essi siano persone onorabili.

Non è tanto grave l’essere andata in Danimarca per potersi ubriacare in santa pace; è grave essersi messa alla guida di notte in stato di ebbrezza; ma è ancor più grave la leggerezza ideologica che la ha portata addirittura alla posizione di ministro.

Il grande, unico, vantaggio dei socialisti, rispetto alle altre formazioni politiche, consiste nel fatto che le ideologie che professano li portano automaticamente alla autodistruzione.

Anche nella selezione politica serva un briciolotto di meritocrazia.

E, per dirla franca, essere socialdemocratica, essere femmina, essere immigrata, essere mussulmana, essere dedita all’uso di bevande inebrianti sono severe controindicazioni ad una elezione.

Non ci si stupisca quindi se il blocco rosso-verde in parlamento perde costantemente consensi.

Ci vedremo a Filippi: tra due anni si terranno nuove elezioni politiche.


Adnk. 2016-08-13. Svezia, positiva all’alcol test: si dimette ministra dell’Istruzione.

Un bicchiere di troppo le è costato la carriera. In Svezia, la ministra dell’Istruzione, Aida Hadzialic, 29 anni, si è dimessa dopo essere stata sorpresa alla guida con un tasso alcolico oltre i limiti di legge. La donna, la più giovane ministro del governo svedese di centrosinistra, aveva bevuto due bicchieri, “uno di vino e uno di spumante”, come ha raccontato lei stessa, definendo l’accaduto “l’errore più grande della sua vita”. Quattro ore più tardi si è messa alla guida da Copenaghen, dove aveva trascorso la serata, diretta a Malmo, convinta che “il tempo intercorso fosse sufficiente a smaltire l’alcol”. Ma non è stato così.

Fermata dalla polizia sul ponte che collega la Danimarca alla Svezia, la ministra è risultata positiva all’etilometro, con un tasso alcolemico pari a 0,2 grammi per litro di sangue. Un reato che nel Paese prevede una pena fino a sei mesi di detenzione. In attesa di giudizio, la ministra ha immediatamente rassegnato le dimissioni, dicendosi consapevole del suo comportamento certamente poco esemplare.


IbTimes. 2016-08-13. Sweden’s first Muslim minister quits over drink-driving scandal

Sweden’s youngest-ever government minister faces a possible jail term.

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Aida Hadzialic, 29, expressed remorse for her actions after being caught drink driving as she announced her intention to step down from her post as Sweden’s Minister for Secondary Schools. At a press conference on Saturday, she said she would formally resign on Monday.

Hadzialic was stopped at random by police on Thursday evening and was found to have a blood alcohol content of 0.2 grams per litre. At Saturday’s press conference, Hadzialic explained that she had been at a concert in Copenhagen and had two glasses of wine before setting off to drive to Malmö four hours later. Apparently she believed the alcohol would have left her system in that time.

She is quoted by Swedish tabloid, Aftonbladet, as saying: “After the concert, I chose to take the car home to Malmö, of course, in the belief that I was not affected. There and then I committed my life’s biggest mistake.”

The Social-Democrat minister added: “I choose to do this [quit] because I believe what I have done is that serious.”

Sweden’s Prime Minister Stefan Lofven said in a statement he agreed with Hadzialic’s “assessment of the seriousness of the situation”, but added it that she was a good person who had done a bad thing. Lofven said he was sorry to lose his colleague and praised her “excellent” work, while in office.

The Express report Lofven said: “She has embarked on an initiative that gives 50,000 adults a chance to retrain for a new profession, further training or from unemployment to a job. She has introduced the right to adult education and strengthening vocational education to meet the labour market’s future skills needs.”

Sweden, which has a lower total per capita alcohol consumption level in comparison to the UK, also has a lower drink driving limit than the UK’s 0.8 grams per litre. Hadzialic will likely face a fine and a driving ban, but could face a prison sentence. The public prosecutions press office said a decision on the likely punishment would be taken in the next week.

Hadzialic was elected in 2014 aged just 27 to become Sweden’s youngest-ever and first Muslim minister. Orginaly from Bosnia-Herzegovina, Hadzialic’s family moved to Sweden when she was five to escape the civil war, in which Serbians waged an ethnic cleansing campaign against Bosnian Muslims.