Giuseppe Sandro Mela.
2017-09-25.
Da anni stiamo parlando della devoluzione del socialismo ideologico mondiale ed europeo in particolare.
Sono accaduti due fatti nuovi, ancora da valutare nella loro reale portata.
Francia. Senato. Macron disintegrato: 22 seggi contro 150 dell’opposizione.
Germania. Débâcle per Frau Merkel ed Herr Schulz. -153 deputati.
E non è finita mica qui.
Oggi lo Spiegel riprende lo stesso concetto, anche se lo esprime in termini differenti e più vividi:
The Slow Death of Europe’s Social Democrats
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«Social democrats have shaped Western Europe more than any other political movement.»
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«Are social democratic parties still the parties of workers?»
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«No one knows what exactly social democracy stands for anymore.»
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«In 2000, social democrats or socialists were part of the government in 10 out of the 15 countries that made up the European Union at the time.»
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«These days, though, the picture is a drastically different one»
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«center-left parties would only be part of six EU governments out of 28 member states, all of them on the European periphery: Malta, Portugal, Romania, Sweden, Slovakia and the Czech Republic»
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«Elections are scheduled for October in the Czech Republic, but it seems unlikely that the social democrats will be returned to power»
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Alcune considerazioni fluirebbero spontanee.
– Tutte le ideologie hanno la caratteristica comune di essere rigide: vogliono imporre la loro Weltanschauung ma sono tetragone al recepimento degli stimoli esterni. Si considerano immutabili nel tempo, quasi fossero religioni, ed in effetti come tali sono percepite.
– Tuttavia, lo si voglia o meno, lo si accetti o meno, tutto muta nel tempo. E quando un sistema ideologico non riesce a percepire il reale cessa di saperlo interpretare e, quindi, indirizzare. Alla fine crolla sotto il peso delle sue contraddizioni.
– Di fronte al fatto nuovo l’empirista si domanda cosa sia più opportuno fare, mentre l’ideologo si interroga su come l’ideologia consentirebbe di risolvere il problema. Ma l’ideologia inquadra problemi pregressi: è inidonea ad affrontare i problemi attuali e, a maggior ragione, quelli futuri.
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È interessante meditare come Treccani definisca la intelligenza.
«Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e lo rendono insieme capace di adattarsi a situazioni nuove e di modificare la situazione stessa quando questa presenta ostacoli all’adattamento»
Il punto nodale è una brevissima frase:
«capace di adattarsi a situazioni nuove»