Pubblicato in: Cina, Devoluzione socialismo

Lancang-Mekong Cooperation. Un’opera titanica.

Giuseppe Sandro Mela.

2018-11-09.

Mekong _river_basin

Per comprendere cosa sia il Lancang-Mekong potrebbe essere sufficiente guardare la cartina.

Attraverso sei differenti nazioni si snoda un fiume lungo 4,880 kilometri, con una portata di 94 milioni di metri cubi l’ora: settimo fiume mondiale per lunghezza e dodicesimo per portata.

Tenere sotto controllo il Lancang-Mekong è opera ai limiti delle possibilità umane, ma ben ne vale la pena ricordando le morti e distruzioni che le sue esondazioni causano ad un bacino di 810.000 km².

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«Mê Kông (chiamato dai vietnamiti Cửu Long, in tibetano Dza-chu, in cinese Méigōng Hé (湄公河), e in tailandese Mae Nam Khong (แม่น้ำโขง).) è il fiume più lungo e importante dell’Indocina e uno dei maggiori dell’Asia. Il settimo fiume più lungo del mondo e il dodicesimo in termini di portata (475 km³ annui); la sua lunghezza stimata è pari a 4.880 km e il bacino ha un’ampiezza di 810.000 km². Dall’altopiano del Tibet il fiume attraversa la provincia cinese dello Yunnan, Birmania, la Thailandia, il Laos, la Cambogia e il Vietnam. Le forti variazioni stagionali della portata d’acqua e la presenza di rapide e cascate ne rendono difficoltosa la navigazione.» [Fonte]

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«Representatives from six Lancang-Mekong Cooperation (LMC) countries passed an initiative on Friday to enhance cooperation on water resources»

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«The Kunming Initiative came at the conclusion of the first Mekong-Lancang Water Resources Cooperation Forum, which aims to facilitate dialogue on water policy, technology exchanges and experience sharing among LMC countries»

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«The initiative called for joint actions to tackle challenges facing the six countries, including the increasing demands for water, flood and drought, degradation of aquatic eco-system, water pollution and climate change»

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«The initiative also called for more investment from member countries on the construction of water infrastructure and proposing capacity cooperation to make the countries more capable of coping with future water challenges and climate change risks»

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Far collaborare sei differenti paesi richiede la pazienza di Giobbe, però è possibile.

Questa iniziativa fa però sorgere spontanea una riflessione.

A cosa mai servirebbe lo stato se non a garantire ai Cittadini almeno tutte quelle infrastrutture che impediscono o perlomeno riducono le esondazioni dei fiumi e le altre calamità naturali? Sono invero grandiose opere pubbliche, della utilità delle quali quasi non ci se ne accorge quando esse siano in essere.

Similmente come acquedotti efficienti, sistemi fognari degni di quel nome, accesso alla erogazione della corrente elettrica, ed un sistema viario su ruote o su binari ragionevolmente efficiente.

Poi, ovviamente, viene il resto, ma senza queste infrastrutture di base è semplicemente impossibile parlare di progresso economico e sociale.

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Di questi giorni dobbiamo constare come l’autunno abbia portato in Italia la solita sequela di drammi causati dal maltempo.

Non la ineluttabilità del fato: è la semplice incuria dei gestori della cosa pubblica, che privilegiano il panem et circenses. Tutti gli anni, puntuale come l’emicrania, ad ogni autunno lepagine dei giornali si riempono di articoli di fuoco e lacrimevoli sui danni inferti dal cattivo tempo: dall’incuria dei governanti, si dovrebbe dire. E, senza andare alle grandi opere, si pensi solo all’arcipelago di pozzanghere in cui si tramutano le strade cittadine. Semrberebbe quasi che stendere un manto di asfalto liscio si impresa da fantascienza.

Ma, pensiamoci bene: ogni popolo ha i politici che si merita. Se li è eletti? Ebbene, che se li tenga.


China Org. 2018-11-03. Lancang-Mekong countries to deepen water resources cooperation

Representatives from six Lancang-Mekong Cooperation (LMC) countries passed an initiative on Friday to enhance cooperation on water resources during a forum held in Kunming, capital of southwest China’s Yunnan Province.

The Kunming Initiative came at the conclusion of the first Mekong-Lancang Water Resources Cooperation Forum, which aims to facilitate dialogue on water policy, technology exchanges and experience sharing among LMC countries.

The two-day forum discussed topics including sustainable development, utilization and protection of water resources, flood and drought management and knowledge sharing on trans-boundary river management.

The initiative called for joint actions to tackle challenges facing the six countries, including the increasing demands for water, flood and drought, degradation of aquatic eco-system, water pollution and climate change.

It said LMC countries will endeavor to deepen cooperation through policy dialogues, technical exchanges, experience sharing, joint research and capacity building to address water-related challenges.

The initiative also called for more investment from member countries on the construction of water infrastructure and proposing capacity cooperation to make the countries more capable of coping with future water challenges and climate change risks.

“Mekong countries and China are natural partners,” said Tian Xuebin, vice minister of China’s Ministry of Water Resources, calling for all-around cooperation on water resources toward sustainable development and common prosperity of the Lancang-Mekong River Basin.

The initiative will strengthen cooperation and increase capacity for trans-boundary water resources management, contributing to all countries, especially in the area of flood and drought mitigation and management under climate change phenomena, according to Wijarn Simachaya, permanent secretary of the Ministry of Natural Resources and Environment of Thailand.

The Lancang-Mekong Cooperation is a sub-regional cooperation mechanism jointly established by Cambodia, China, Laos, Myanmar, Thailand and Vietnam.

Originating from the Qinghai-Tibet Plateau in China, the river is called the Lancang River in China and the Mekong River when it flows through the other five countries before emptying into the sea.

Priority areas under the mechanism include connectivity, production capacity, cross-border economic cooperation, water resources, agriculture and poverty reduction.