Giuseppe Sandro Mela.
2019-12-03.
«Repubblica è in grado di rivelare l’elenco completo delle società italiane e straniere sottoposte al vaglio dei pm fiorentini, che in queste ore stanno cercando di districare “l’intreccio tra prestazioni professionali rese da Alberto Bianchi e i finanziamenti alla Fondazione Open”, come scrivono nel decreto di perquisizione dell’avvocato Bianchi»
«Una prima lista è composta da una ventina di soggetti tra società e imprenditori, individuati lo scorso ottobre dagli investigatori del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Firenze: British American Tobacco, Fingen spa, Chiantishire Società Agricola, Sanavir srl, Chiti Alessandro, Rtv38, Gruppo Menarini, Gruppo Garofalo, Gruppo Maestrelli Pida, Telecomunicazioni Italia srl, Gruppo Golden Production, l’Nh Group di Vittorio Farina, il Gruppo Moby di Vincenzo Onorato, Algebris Investment di Davide Serra, la galassia societaria di Alfredo Romeo, e Vito Pertosa»
«C’è poi un secondo elenco di persone fisiche o persone giuridiche “collegate ai soggetti predetti”: Airlines Handling Agents spa, Corporation America Italia, Alicross, Lagfin, Aurelia srl, Big Space, Begin, G.F. Uno, Getra Power, Mossi e Ghisolfi spa, Golden Production, Associazione Azimut, Associazione Comunicazione Reale, Il Mercante dei Sogni, Intek Group, Promidis, Irbm spa, Karat srl, Impresa Pizzarotti, Intesa Aretina scarl. Gli ultimi ad essere stati individuati dai finanzieri, a novembre, sono stati Kairos Investment Management spa e Kairos Partners Sgr»
«l’avvocato Bianchi, già legale rappresentante della Fondazione Open (“cassaforte” che ha finanziato l’ascesa politica di Matteo Renzi) ottiene dal Gruppo Toto un incarico per risolvere un contenzioso con Autostrade per l’Italia e per cui viene pagato 2 milioni e 250 mila euro; parte di quel denaro, 750 mila, se lo fa accreditare sul proprio conto personale; bonifica poi ad Open 200 mila euro, e altri 200 mila li gira al Comitato per il Sì al referendum del 2016»
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«Centomila euro per un incontro a quattrocchi con Matteo Renzi. Ecco qui la lauta tariffa che Alberto Bianchi – ex capo della Fondazione Open – e amico del leader di Italia Viva chiedeva in occasione delle cene riservate.»
«Nel mirino dei magistrati – e della Guardia di Finanza – ci sono tutte quelle società che hanno finanziato le attività e le iniziative politiche del fu presidente del Consiglio, oltre che l’appuntamento della Leopolda»
«Ecco, a proposito di Toto, i magistrati – scrive sempre Repubblica – sospettano una potenziale intromissione dell’avvocato Bianchi “nei percorsi normativi di tre importanti dossier sui tavoli del governo, tutti di grande interesse per il Gruppo, chiamato, dopo i terremoti dell’Aquila (2009) e di Amatrice (2016), a mettere in sicurezza antisismica le due autostrade A24 e A25″»
«Per un’operazione complessiva da 265 milioni di euro»