Giuseppe Sandro Mela.
2019-11-04.
«La Procura di Palermo ha fermato 5 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa e favoreggiamento. In carcere, tra gli altri, sono finiti il capomafia di Sciacca Accursio Dimino e Antonello Nicosia, membro del Comitato nazionale dei Radicali italiani per anni impegnato in battaglie per i diritti dei detenuti»
«Quest’ultimo, insieme a Giuseppina Occhionero, parlamentare di Leu, di cui si sarebbe detto collaboratore, ha incontrato diversi boss detenuti in istituti di pena di alta sicurezza come Tolmezzo»
«Non sapendo di essere intercettato, l’esponente Radicale parlava della Primula rossa di Cosa nostra come del suo premier»
«Secondo la Procura, Nicosia avrebbe fatto da tramite tra capimafia, alcuni dei quali al 41 bis, e i clan, portando all’esterno messaggi e ordini»
«l’esponente Radicale sottolineava il vantaggio di entrare negli istituti di pena insieme alla deputata in quanto questo genere di visite non erano soggette a permessi.»
«Nicosia, secondo i magistrati, non si sarebbe limitato a fare da tramite tra i detenuti e le cosche, ma avrebbe gestito business in società con il boss di Sciacca Dimino, con cui si incontrava abitualmente, fatto affari coi clan americani e riciclato denaro sporco»
«Da alcune intercettazioni emergerebbero anche progetti di omicidi»
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Un pensiero riguardo “Radicali, Comitato Nazionale, facevano da postini ai mafiosi in carcere.”
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