Giuseppe Sandro Mela.
2018-09-15.
Parlamento Europeo. I sogni di Macron e Merkel erano deliri di onnipotenza.
Merkel proporrebbe Mr Manfred Weber a sostituire Mr Juncker.
Elezioni europee. I sovranisti iniziano le grandi manovre.
Unione Europea. Non stiamo arrivando. Siamo arrivati.
Italia. 58% approva l’operato del Governo. Di Maio 51%.
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Il 23 – 24 maggio del prossimo anno si terranno le elezioni per il parlamento europeo.
Le prospezioni elettorali, da prendersi con molto buon senso data la parcellizzazione nazionale ed il polimorfismo politico che rende i partiti di ogni nazione fatti unici ed irripetibili, sembrerebbero tutte concordi nell’assegnare ai ‘populisti’, ‘sovranisti‘, ‘lebbrosi‘ che dir si voglia, un grande successo elettorale.
Le stime spaziano dal 25% al 35%.
A conti fatti, basandosi sui dati al momento disponibili, il blocco dei sovranisti potrebbe conseguire la maggioranza relativa nel parlamento europeo. Per consolidata tradizione dovrebbe spettar loro la Presidenza della Commissione Europea.
Ma il problema è ben più sottile di quanto enunciato da fonti anche molto autorevoli:
«the goal of the “loose association” as having enough populists to “command by negation” the European integration policies of Germany’s Chancellor Angela Merkel and France’s President Emmanuel Macron.»
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Chiediamo al signor Lettore la pazienza di leggere con cura quanto segue.
L’ultima carognata dei socialisti. Spitzenkandidaten nel PE.
«Spitzenkandidat literally means top candidate or party list leader. The German word entered the European Union lexicon in 2013 after the centre left Party of European Socialists committed itself to naming a Spitzenkandidat for the next EU parliamentary elections. The Spitzenkandidat would then become the party’s choice for the EU’s most high-profile job – European Commission president. The PES has argued that picking a Spitzenkandidat would democratise the process of selecting the commission president. But the concept only gained momentum in December 2013 when the centre right European People’s Party decided to do the same, despite the objections of some of its high profile leaders, including German Chancellor Angela Merkel. » [Financial Times]
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«The 2014 European Parliament (EP) elections introduced a novel procedure to elect the President of the European Commission: the so-called Spitzenkandidaten, i.e. pan-European lead candidates nominated by the European political parties. The two main purposes behind this innovation were to mobilise the electorate and to strengthen the EP. The first use of the Spitzenkandidaten model established a new modus operandi of the EP at the expense of the European Council, which now has to appoint the lead candidate whose party won most seats in the European elections. However, it also contributed to polarising citizens’ attitudes towards the EU and did not overcome the tendency to compete in European elections on purely national issues. Future adjustments of the Spitzenkandidaten procedure should aim to improve the EU’s responsiveness and make the elections more European. Introducing primaries for the nominations of the Spitzenkandidaten could be a first step, eventually leading to the direct election of the Commission President.» [Fonte]
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Time for the Spitzenkandidat to die
«The EU needs a more democratic way to choose its leaders. ….
It is less than two years to the start of the next round of Brussels’ favorite contest: determining who gets the European Union’s top jobs. And already some wannabe successors to European Commission President Jean-Claude Juncker are floating up candidate kites.
For once, there are some more than competent possibilities in the existing Commission. But the current so-called Spitzenkandidat system makes the election of the medieval-era Holy Roman Emperor seem transparent and democratic. It needs to be reformed. Failure to do so would play into the hands of Euroskeptics everywhere.»
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«Il trattato di Lisbona prevede che il Consiglio europeo, deliberando a maggioranza qualificata, nomini un Presidente della Commissione che deve essere approvato dal Parlamento europeo, tenendo conto dei risultati delle elezioni del Parlamento. Tuttavia, il cosiddetto sistema dei “candidati principali” – o “Spitzenkandidat” – non è menzionato nei trattati UE. Quando il sistema è stato utilizzato per la prima volta, nel 2014, si è trattato in primo luogo di un accordo tra i leader dell’UE in seno al Consiglio europeo, il Parlamento europeo e i partiti politici europei sull’interpretazione dei trattati.
La procedura “Spitzenkandidat” assegna la Presidenza della Commissione al candidato principale del partito politico europeo che ha ottenuto il maggior numero di seggi al Parlamento. Ciò è avvenuto nel 2014, quando il candidato principale del Partito popolare europeo, Jean-Claude Juncker, è stato eletto Presidente della Commissione.
Un partito politico europeo è un partito politico che opera a livello europeo, che può essere finanziato dall’Unione europea ed è composto da partiti nazionali con sede negli Stati membri. In vista delle elezioni europee del 2014, cinque partiti politici europei hanno nominato i loro candidati principali.»
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«Il PE respingerà qualsiasi candidato a Presidente della Commissione che non sia stato nominato “candidato principale” dai partiti europei prima delle elezioni del 2019.
– Il PE respingerà i candidati a Presidente della Commissione che non siano stati “candidati principali” dei partiti politici europei
– Il sistema degli “Spitzenkandidaten” (candidato principale alla Presidenza della Commissione) si è rivelato un successo nel 2014
– I Commissari in carica potranno essere designati come “Spitzenkandidaten” prima delle elezioni UE
Secondo i deputati, il cosiddetto sistema dei “candidati principali”, in cui i partiti politici europei, prima delle elezioni europee, designano ciascuno un candidato per la carica di Presidente della Commissione europea, non può essere revocato. Questo sistema è stato utilizzato per la prima volta nel 2014 per selezionare l’attuale Presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker.
Il sistema degli “Spitzenkandidaten”, termine tedesco comunemente usato per indicare il “candidato principale”, deve essere quindi confermato per le prossime elezioni. Il Parlamento è infatti pronto a respingere qualsiasi candidato alla Presidenza della Commissione che non sia stato selezionato in questo modo.» [Euroconsulting]
2 pensieri riguardo “Salvini. Potrebbe essere il prossimo Presidente della Commissione EU.”
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