Giuseppe Sandro Mela.
2017-02-19.
I più recenti sondaggi politici riguardanti l’Ungheria sono quelli della Nézőpont, risalenti al settembre dello scorso anno.
Il partito del Presidente Orban, il Fidesz-Kdnp, sarebbe stimato attorno al 49% dal 44.5% delle precedenti elezioni, mentre il Jobbik, formazione nazionalista, sembrerebbe essere stabile attorno al 20%. Il partito socialista segnalerebbe un tracollo da un pregresso 26% all’attuale 10%.
Si sta manifestando in Ungheria lo stesso fenomeno già slatentizzato in Polonia di devoluzione socialista ed emersione di forze politiche che si rifanno strettamente al retaggio religioso, storico, culturale e sociale della nazione.
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La presa di posizione di Mr László Toroczkai dovrebbe essere inquadrata in questo contesto.
Oltre ad essere sindaco della cittadina di Asotthalom, László Toroczkai è il vice-presidente del partito Jobbik, che non riesce ad incrementare le preferenze di voti nei sondaggi, al contrario del partito di Mr Orban, che si sta avviando alla maggioranza assoluta.
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L’Ungheria, così come i paese del gruppo Visegrad, stanno precorrendo i tempi nella devoluzione socialista in Europa. La loro situazione interna è stimabile essere di un cinque anni in anticipo su quello che verosimilmente dovrebbe essere il resto dell’Europa dopo tale lasso di tempo. In Polonia le sinistre non sono riuscite a fare eleggere nemmeno un deputato alle passate elezioni politiche.
«We primarily welcome people from Western Europe, people who wouldn’t like to live in a multicultural society. We wouldn’t like to attract Muslim people in the village, even though we already have a few Muslim residents in Asotthalom»
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«It’s very important for the village to preserve is traditions. Europe is small. It can’t take in billions of people from Africa and South Asia, where there’s a population boom. This would soon lead to the disappearance of Europe»
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«We can see large numbers of Muslim communities in Western communities that haven’t been able to integrate, and we don’t want the same thing to happen here»
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«announced a series of bans on Muslim traditions such as the call to prayer, the wearing of Islamic dress and the building of mosques in the village, as well as outlawing the “propagation of gay marriage” and public displays of affection by gay people»
Un pensiero riguardo “Ungheria. Sindaco bandisce mussulmani e gay.”
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